IKEA o NON IKEA: il dilemma sulle cucine svedesi

I marchi italiani di cucine, hanno da anni raggiunto una distribuzione a livello mondiale, imponendosi sui mercati internazionali come i migliori prodotti in circolazione. Se da un lato, il made in Italy è ancora al top nel resto del mondo, nel nostro paese il made in Sweden (meglio detto in China) si sta largamente diffondendo.

Il prezzo è, sicuramente, uno dei fattori che sta spostando l’attenzione del consumatore verso venditori più concorrenziali che offrono un rapporto qualità/prezzo accettabile. Scendere a un compromesso con i requisiti minimi che una buona cucina dovrebbe avere, non è la scelta migliore, ma se il raffronto tra risparmio e durata nel tempo è più che vantaggioso, il rischio si potrebbe anche correre. Fino a alcuni anni fa, l’idea generale era quella che “una cucina è per sempre” (o quasi).

Le nuove generazioni, invece, più attente al cambiamento estetico che i tempi impongono, preferiscono cambiare spesso. Una cucina Ikea offre tutto questo.

Accattivante, raffinata, moderna, eclettica, tutto in una sola cucina. Ciò che maggiormente spinge all’acquisto di questo marchio è la versatilità e la modificabilità di ogni modulo. Personalità e carattere sono al centro della propria scelta; ognuno può decidere di ricombinare gli elementi come meglio crede e creare la propria idea di cucina.

La possibilità di fare tutto da soli può essere un fattore positivo; nella parte della progettazione, l’acquirente è libero di pensare alle combinazioni che più rispondono alle sue esigenze, seguendo, anche attraverso le indicazioni del planner online, delle semplici regole. Ikea, poi, in negozio offre assistenza gratuita per la verifica dell’effettiva realizzabilità del progetto. Di contro c’è da dire che il montaggio non è una cosa semplice e dunque dovrà essere conteggiato insieme al trasporto.

Se si esce, poi, un po’ fuori dalle misure standard e si scelgono gli elettrodomestici migliori (Ikea propene diversi modelli della Whirphool) i costi si gonfiano un po’. Certo i prezzi rimangono, comunque, ottimi e la qualità non è così scadente come molti affermano, anche se bisogna analizzare i vari casi. La durata di una cucina, di qualunque marca sia, dipende molto da come la si tratta e dall’uso che se ne fa. Il mobilificio svedese le garantisce fino a 25 anni e in più, avendo una vasta gamma di rifiniture e rivestimenti, è possibile cambiare l’aspetto esterno con più frequenza.

La razionalità è un’altra dote di queste cucine che offrono un’organizzazione davvero eccellente nelle loro parti interne, e ogni pezzo è disponibile in negozio qualora si abbia la necessità di sostituirlo. Il materiale con cui sono realizzate le strutture è, ovviamente, truciolare, non certo legno pregiato, ma i top per il piano lavoropresentano buone qualità: la scelta è ampia e si può andare dal laminato semplice al legno pieno.

Non tutte le storie hanno un lieto fine, ma questo vale in ogni caso, quindi il dilemma Ikea o non Ikea dipende da quanto si ama il rischio.